Gli Erranti di Sveva Molinaro

Questa categoria di Entità è stata da sempre discussa e dibattuta di culto in culto, di religione in religione e di filosofia in filosofia dall’ inizio della storia del mondo ed il perchè è di facile deduzione.
Sono Entità Defunte che sanno perfettamente di essere decedute, sanno chi sono state sia nell’ ultima che, molto spesso, anche in altre vite precedenti.


Non ripetono sequenze temporali, non sono persi ne hanno vuoti di memoria ma restano ancorati saldamente alla nostra dimensione materiale senza scopi specifici se non quello di ” errare ” ovvero girovagare, senza una meta precisa, di luogo in luogo, di era in era o di pianeta in pianeta senza per nessun motivo voler oltrepassare le fasce di confine tra quella Astrale e la Quarta Dimensione Animica.
Si potrebbero definire i ” Pionieri della curiosità umana in forma spiritica”.


Non attraversando la ” soglia astrale ” infatti gli rimengono invariate le emozioni terrene che normalmente tendono a svanire man mano che ci si avvicina alla frontiera tra la Dimensione Astrale e la Quarta Dimensione Animica, con ilrisultato che tutto ciò che gli portava entusiasmo, gioia, piacere così come anche ansia, paura, ribrezzo rimangono nelle loro ” menti ” spingendoli a volte proprio a scegliere di continuare ad errare sul piano materiale piuttosto che proseguire con i loro percorsi.


Per portare due esempi concreti ( ma all’ opposto ) delle motivazioni base di queste loro scelte si potrebbe dire che :

  • Un’Anima può decidere di divenire Errante sul piano materiale perchè ha troppa paura ed ansia nel varcare le soglie di confine. Avendo, infatti, ancora sia le emozioni che i pensieri umani non che una scarsa memoria ancora per quanto riguarda il ritorno alla fonte primaria, il pensiero di approdare in luoghi che non si conoscono o non si ricordano potrebbe spingerli a scegliere di restare dove il tutto è ancora famigliare.
  • Per opposto, un’ Anima con una grossa curiosità e sete d’avventura potrebbe invece scegliere di restare sul piano materiale proprio per poter ” errare ” tra luoghi e pianeti diversi e quindi dare spazio alla sua sete di curiosità e di conoscenza terrena non avendo certezza di esserne poi eventualmente capace lo stesso una volta varcata la soglia.

In pratica, le motivazioni possono essere le più svariate e vanno considerate proprio come se fosse un vivente a poter scegliere se proseguire verso un mondo sconosciuto o decidere di esaminare, conoscere e gironzolare in quello a lui più famigliare.
Può quindi anche accadere che alcuni Erranti si fermino per un determinato tempo qua e là a loro discrezione, magari incuriositi da certi luoghi, certe persone o semplicemente attratti da un qualcosa che li riguarda o di cui conoscono e ricordano alcuni aspetti.
Alla domanda se mai andranno nell’Oltre effettivo o se si reincarneranno ancora le risposte,di nuovo, sono molteplici.
Alcuni dopo un certo periodo di vagabondaggio decideranno che è giunto iltempo per loro di passare ” oltre “, altri si sentiranno esausti di energie e decideranno che è tempo di reincarnarsi dovendo quindi obbligatoriamente prima passare ” oltre ” e qualcuno decide pure di rischiare la distruzione della propria anima continuando comunque il suo ” errare “.