I film sulla mafia documentano, ma danno anche autocompiacimento!

LA NOTIZIA

È arrivata in questi giorni la notizia che alla 81ª edizione della Mostra del cinema di Venezia parteciperà “IDDU” il film ispirato ad uno dei boss più spietati degli ultimi anni: Matteo Messina Denaro.

Il film che vede la partecipazione di Elio Germano e Toni Servillo è un misto di fantasia e realtà; infatti, non si tratta di una vera e propria rappresentazione della storia del boss siciliano.

I registi, i siciliani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, grazie alla produzione italo-francese realizzata da Indigo Film, Rai Cinema e Les Films du Losange, realizzano quello che per loro era un sogno da bambini, partecipare alla manifestazione del cinema più importante in Italia.

LA TRAMA

IDDU, che vede nel ruolo di Messina Denaro Elio Germano, è un film ambientato in Sicilia ad inizio anni 2000. Il film narra la storia di Catello (Toni Servillo), un politico di lungo corso che dopo alcuni anni di prigione per mafia ha perso tutto ed ha voglia di riabilitarsi. L’occasione arriva quando i Servizi Segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare Matteo, l’ultimo grande latitante di mafia in circolazione. Essendo un uomo furbo che sa trasformare le menzogne in verità e le verità in menzogne, il politico inizia uno scambio epistolare con il latitante che porta quest’ultimo ad esporsi tanto al rischio.

COSA PENSANO I MAFIOSI DEI FILM DI MAFIA

Ci sono vari film che trattano questo argomento, chi in maniera più documentaristica chi in maniera più romanzata, e spesso i mafiosi, soprattutto quelli di stampo più vecchio, si rispecchiavano in questi film e li amavano. Basti pensare al più famoso film di Hollywood sulla mafia, Il Padrino, e quello che ha comportato nella sua storia. Si narra che Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina, quando si sposò utilizzò proprio la colonna sonora del film per il video del suo matrimonio, ma questo è uno dei fatti meno gravi, infatti Lee Strasberg, attore che interpreta Hyman Roth nel padrino II ha ricevuto una chiamata nel cuore della notte dal gangster ebreo Meyer Lansky sul quale era basato il personaggio di Roth, in cui il gangster si complimentava con l’attore per quella che vedeva come una brillante rappresentazione di se stesso. Tornando a Matteo Messina Denaro nel suo covo tra le varie cose ritrovate nel muro c’era un poster di Marlon Brando che interpretava il boss proprio nel film Il Padrino.

FILM DI MAFIA DA VEDERE

Sono tanti i film che negli anni hanno trattato questo argomento, dai più famosi Il Padrino I, II, III ai film di nicchia come Placido Rizzotto.

Di seguito una lista dei film che vi consigliamo su quest’argomento oltre ai sopra citati:

  • Quei bravi ragazzi (Martin Scorsese): film basato sulla sull’ascesa nel mondo mafioso di un giovane che passa la vita nelle organizzazioni malavitose, ma che poi fa i conti con il declino della sua carriera e dovrà prendere decisioni significative per la propria vita.
  • I cento Passi (Marco Tullio Giordana): film che narra la storia di un giovane di Cinisi, Peppino Impastato, che va contro tutto e tutti pur di parlare della mafia e mettere in guardia chiunque non si era conto di cosa lo circondasse.
  • C’era una volta in America (Sergio Leone): il regista italiano racconta di un anziano boss che torna a New York, dove era diventato un famoso nelle organizzazioni criminali, e inizia a pensare al suo passato e ai suoi amici morti da tempo con dei flashback che raccontano la sua storia di violenza, tradimenti e rimorsi.
  • Il Traditore (Marco Bellocchio): film che racconta le vicende di Tommaso Buscetta, primo pentito di mafia grazie al quale i giudici Falcone e Borsellino hanno iniziato a comprendere l’organizzazione di Cosa Nostra fino a portare tantissimi imputati al maxiprocesso. Da sottolineare l’eccellente interpretazione di Pierfrancesco Favino nel ruolo di Buscetta, un ruolo complicato che lui ha saputo far suo ricreando in maniera perfetta voce e atteggiamenti de boss.
  • Alla luce del sole (Roberto Faenza): questo film è un altro film biografico e narra le vicende di Don Pino Puglisi, prete ucciso da Cosa Nostra nel quartiere Brancaccio a Palermo. Il prete, accortosi che i bambini del quartiere vivevano coinvolti in fatti di mafia cerca di avvicinarli a sé e alla chiesa per toglierli da quell’ambiente, ma questo lo porta di fronte a nemici potenti che lo fanno uccidere proprio da uno dei suoi ragazzi. Anche in questo film il protagonista, don Pino Puglisi, viene interpretato in maniera magistrale ed a farlo è Luca Zingaretti.

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