DEDICATO AL GIUDICE LIVATINO I FRATELLI CALANDRA SCRIVONO “OCCHI DI MATRI” – Paolo Di Bella

Occhi di Matri – Brano dedicato al Giudice Beato Giudice Livatino

…Abbiamo scritto questo brano raccontando la morte del Giudice Livatino visto con gli occhi della Madre…

Calandra e Calandra

Testo & Musica di Giuseppe Calandra e Maurizio Calandra

realizzazione grafica Vito Pirrelo Alcamo

Voci – Maurizio Calandra – Giuseppe Calandra

Chitarre Giuseppe Calandra – Maurizio calandra

Arrangiamenti Maestro Giuseppe Corsale

Grazie al Caseificio Adragna di Alcamo per aver creduto nel progetto.

Giuseppe e Maurizio Calandra,

Alcamesi D.O.C., Fratelli D.O.C. Artisti D.O.C. e aggiungerei I.G.T. si esatto loro ormai dopo …anni ed …anni (intendo …Sacrifici su …Sacrifici) dedicati alla Musica, alla Sicilia, alla loro Alcamo, dopo aver portato la nostra cultura utilizzando la loro Arte in giro per il Globo Terrestre hanno di diritto acquisito oltre che Di Origine Controllata la Denominazione di Identificazione Geografica Tipica! Questo è sicuro!

Esatto proprio come il nostro Vino, ed i nostri prodotti della Terra, loro sono esattamente alla stessa maniera “Prodotti della nostra Terra” ed ogni volta che si metto in gioco, ed ogni volta che decidono di condividere le proprie emozioni e il proprio Cuore attraverso i loro canti ed i loro video, lo fanno portandosi dietro Tutta La loro/nostra Terra “la Sicilia” Siciliani Compresi!

Una vita dedicata all’arte, “...sai quante volte abbiamo provato a smettere!?” si confidano, sorridendo, Maurizio e Giuseppe, “…ma non appena andiamo in giro per la nostra terra, non appena proviamo qualche emozione, non ce la facciamo, è più forte di noi, abbiamo l’impulso individuale (significa che anche se fossimo lontani io e mio fratello, siamo legati da qualcosa che va oltre l’amore… e quasi contemporaneamente come in collegamento wireless o WiFi, ci ritroviamo a pensare quasi le stesse cose, ad avere impulsi simili… ci chiamiamo e già dallo squillo del telefono sappiamo che è il momento di ricominciare….) di continuare o ricominciare, per condividere quella emozione provata con chi ha il piacere di apprezzare il nostro lavoro!

Una esperienza, un viaggio interiore, gli occhi di madre, l’amore, una canzone

Ed è successo ancora, si esatto, in occasione della visita alla Casa del Giudice Livatino, Giuseppe e Maurizio sono stati travolti, da emozioni forti e tra loro contrastanti! “…abbiamo percepito la grandezza di un uomo buono! …abbiamo avuto la netta percezione di cosa significa “passione per il proprio dovere”, e nello stesso tempo siamo stati in grado di realizzare un sentimento di “rabbia” per un destino voluto da uomini indegni di essere tali!

Un “viaggio interiore” sin dai primi gradini, l’ingresso, i giocattoli ancora in ottimo stato di conservazione, il racconto dei custodi, i passi sullo stesso pavimento in cui il Giudice ha vissuto, l’amore della propria famiglia, l’amore per la propria terra, l’amore per il proprio dovere e l’amore per la propria religione ovvero per la propria natura di uomo. In un unica parola La Passione per la propria Vita!

Sentire gli odori (ormai ossidati ma ancora percepibili) di un ambiente terso ancora d’amore… per noi è stata una rivelazione… un motivo di profonda riflessione.

Tante cose comprese…, tra le stanze e gli oggetti ancora conservati nella stessa posizione in cui vennero lasciati dallo stesso Livatino…, gli occhiali, il portafogli, i giornalini di Topolino, le videocassette, la macchina da scrivere, un letto su cui nessun altro ha più dormito, la sua Toga… – un viaggio nel tempo inevitabilmente da vivere nell’anima!

Sentimenti che a freddo fanno molto riflettere proprio sull’unico sentimento che accomuna tutti gli esseri viventi e che fa gioire ma anche tanto soffrire: “L’amore”!

… è stato troppo forte l’impulso di scriverlo e soprattutto di condividere la nostra interpretazione del più alto e puro sentimento d’amore quello che un genitore prova per il proprio figlio!”

Giuseppe e Maurizio

Livatino con la famiglia

Giuseppe e Maurizio, hanno provato ad immedesimarsi e a calarsi nei panni di “Rosalia Corbo” la madre del Giudice Livatino provando a descrivere un sentimento che “nessun genitore mai dovrebbe provare nella sua vita”, la morte del proprio figlio agli occhi della madre!

“…Lo abbiamo fatto a “modo nostro” con questa canzone, e ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato al progetto, per renderlo possibile!”

OCCHI DI MATRI Maurizio e Giuseppe Calandra

NOTTI DARRÈ LA FINESTRA
MA SENZA LUNA
LU CIELU È CHINU DI STIDDI
MA NUN ‘ADDUMA

VULISSI STARI CU TIA
FARI STU PEZZU DI STRATA
STRINCITI FORTI E STARI
ANCORA ABBRAZZATA

OCCHI DARRÈ LA FINESTRA
CERCANU PACI
OCCHI CHINI DI CHIANTU
OCCHI DI MATRI

SENTU ANCORA A TIA
SENTU ANCORA LI VUCI
CRISTU TU DAMMI LA FORZA
A PURTARI STA CRUCI

STA TERRA UN PARRA
E NUN CI SENTI
TERRA
CHI NUN VIRI NENTI

QUANTU DULURI
DINTRA LU PETTU
“PICCIOTTI…
CHI V’HAIU FATTU”

“QUANNU MUREMU NUN CI SARÀ NUDDU
CHI N’ADDUMANNA
QUANTU FOMU CRIRENTI
MA QUANTU FOMU CREDIBILI”

STA TERRA UN PARRA
E NUN CI SENTI
TERRA
CHI NUN VIRI NENTI

QUANTU DULURI
DINTRA LU PETTU
“PICCIOTTI…
CHI V’HAIU FATTU”

OCCHI DARRÈ LA FINESTRA
CERCANU GIUSTIZIA E PACI
OCCHI DARRÈ LA FINESTRA
OCCHI DI MATRI

E NI DU PEZZU DI STRATA
DUNNI SCURRIA LU CIUMI
SULU UN LINZOLU BIANCU
MA SENZA CIURI

Un brano che ha la firma dei fratelli Calandra, riconoscibilissimo lo stile della musica, dei testi e la scelta del video azzeccatissima.

Un missaggio fatto a regola d’arte!
Il brano va ascoltato in cuffia, con gli occhi chiusi per apprezzare tutto il grande lavoro fatto… e dopo va guardato il video!

Colori Intensi su uno sfondo color carta invecchiata, dalle tonalità calde che variano dal Blu notte all’arancione caldo autunnale.

Già dalle tonalità si avverte una intensità capace fin dal primo sguardo di far avvertire allo spettatore tutta l’intensità del sentimento descritto… un “Amore di Mamma” intenso che si trasforma in “Dolore” altrettanto intenso!

La carta invecchiata simboleggia che si tratta di un racconto che ha segnato la storia di tutta la popolazione Siciliana.

La stessa musica inizia in tonalità minore per poi passare con maestria veterana alle tonalità maggiori, ti trasporta in un viaggio di passione, un viaggio condiviso di “un amore trasformatosi in dolore” vissuto con la medesima intensità, due lati di un medesimo sentimento che quando si provano insieme tendono ad annullare l’anima di chi lo prova!

Il testo, beh che dire vi lascio liberi di interpretarlo, anche se già hanno scritto tutto loro “Giuseppe e Maurizio Calandra”!

Ancora una volta Grazie per il Coraggio di condividere Voi Stessi!